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Storia e caratteristiche

In nessun altro luogo si potrà ammirare le così chiare impronte lasciate dagli antichi ghiacciai in epoche remote, conferendo alla vallata un aspetto grandioso ed aspro nelle forme, che modellando e perforando le roccie per l'azione corrosiva millenaria delle acque di fusione hanno formanto orridi e marmitte che oggi sono meta di continue visite da parte di turisti.

Anche i segni lasciati dall'uomo sono remoti in questa zona, alcuni risalgono alla preistoria (ritrovamento di un'accetta di bronzo risalente 3.500 or sono) ma reperti più numerosi risalgono al I sec. A.C. trattasi di armi celtiche e corredi tombali, si suppone che i primi abitanti di Crodo in base ai reperti, siano stati i Leponzi.

Un'altra testimonianza antichissima è il così chiamato " muro del Diavolo" trattasi di una imponente struttura megalitica a forma di un gigantesco muraglione che cinge sui tre lati un ampio terrazzamento orientato secondo i punti cardinali avente un fronte lungo più di 20 mt. Si presume sia servito a funzioni sacre e sociali di quel tempo.

Storia più recente riguarda Crodo nel 1200 dove si era consolidato un piccolo gruppo di Nobili : i Rodhis, in veste di feudatari per conto dell'imperatore Ottone IV i quali favorirono l'insediamento della comunità dei Walser per meglio sfruttare le loro terre.

Nel 1380 troviamo Crodo e l'intera Ossola suddita ai Visconti i quali concessero alla zona una speciale autonomia pur obbligandosi alla difesa contro l'invasione degli svizzeri, e per più efficacemente attuarla fecero costruire delle Torri di segnalazioni (alcune ancora oggi visibili) per mezzo di segnali fatti di torre in torre dall'alta val formazza giungevano a Milano in pochissimo tempo.

A Cravegna (oggi frazione di Crodo) avvenne un fatto prodigioso, la madonna della chiesa, effonde lacrime e suda.

La fine di questo secolo viene funestata dalla epidemia della peste che si propaga in tutta la valle, e da catastrofiche inondazioni, obbligando parte della popolazione ad emigrare verso altri luoghi in cerca di migliore fortuna, è di questa epoca la prima stesura degli "Statuti di Crodo" con i quali si regola il modo di vivere della popolazione. Ecco alcuni degli abitanti di questo comune che maggiormente si fecero onore: NOCETTI da Cravegna, divenne papa con il nome di Innocenzo IX, FACCHINETTI, DAVIA, SALA, furono eletti Cardinali, MINOJA fù fatto santo.

Nella storia di questo comune non vi sono fino agli inizi del 1900 fatti storici importanti degni di essere citati, è appunto di questa epoca l'avvenimento che più di ogni altro ha cambiato la struttura della valle portando per contro posti di lavoro per molti abitanti del luogo: lo sbarramento in diversi punti del fiume Toce, con la costruzione di dighe e centrali, la maggioranza delle quali a cura del famoso architetto Portaluppi. Più tardi durante l'ultima guerra mondiale, sul comune di Crodo si sono svolte alcuni fatti da parte della resistenza partigiana che hanno contribuito poi alla creazione della "Repubblica dell'Ossola".